La tecnica dell’acquerello tra le tecniche pittoriche più antiche proprio per la sua semplicità. I primi ad utilizzarlo furono i miniaturisti per decorare i loro manoscritti.
Venne utilizzata molto nel 1500 per i bozzetti preparatori dei grandi artisti in vista di lavori più articolati e corposi. Essendo una tecnica molto veloce e pratica, soprattutto se paragonata all’affresco, fu scelta anche dai ricercatori e i viaggiatori che volevano catturare elementi naturalistici e paesaggistici. Fino a questo periodo l’acquarello resta una tecnica marginale utilizzata prevalentemente come decorazione cromatica per il disegno grafico.
Fu nel settecento, soprattutto in Inghilterra, che l’acquerello si perfeziona e divenne molto di moda e ricercato, soprattutto per vignette e paesaggi. Nell’ottocento, anche grazie alla sua possibilità di essere lavorato all’aria aperta, diviene una tecnica molto amata anche da Cezanne, Gauguin, Manet ecc.
In questo periodo, il tipo di tecnica inizia a cambiare e possiamo vedere come si utilizzi più un effetto di fusione del colore per rappresentare le forze della natura, ma anche aspetti più emotivi dell’immagine e del paesaggi. Possiamo dire che da tecnica descrittiva diviene sempre più una tecnica emotiva ed espressiva.
Nel novecento molti sono gli artisti che hanno continuato l’esplorazione dell’Acquerello, da Kandinskij, Klee, ecc. Al giorno d’oggi è largamente utilizzata nell’illustrazione, nella pubblicità, in decorazioni commerciali soprattutto nel packaging di prodotti di cosmesi o di abbigliamento. L’effetto watercolor è diventato anche uno stile del settore dei tatuaggi.
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